Titolo: Into the woods
Regia: Rob Marshall
Anno: 2014
Be careful what you wish for...
Vi siete mai chiesti cosa c'è dopo il lieto fine delle favole? Vissero davvero tutti felici e contenti? A quanto pare, no.
Tale è la risposta che ci viene data da questo film, tratto dall'omonimo musical di Stephen Sondheim, e riproposto nelle sale cinematografiche da Rob Marshall.
La trama fa incontrare e confondere le storie di Cenerentola, Cappuccetto rosso, Raperonzolo e Jack e la pianta di fagioli, aggiungendo anche due personaggi inediti, i fornai. Tutti hanno un desiderio, ma la trama ruota proprio attorno a quello della coppia.
Decisi a sciogliere una maledizione che non consente loro di avere un bambino, i coniugi si recano nel bosco alla ricerca di alcuni oggetti appartenenti ai personaggi delle favole.
Decisi a sciogliere una maledizione che non consente loro di avere un bambino, i coniugi si recano nel bosco alla ricerca di alcuni oggetti appartenenti ai personaggi delle favole.
Il bosco è un luogo importante che rappresenta un viaggio interiore alla scoperta del vero io, in cui tutti i personaggi trovano consapevolezza di se stessi ed agiscono finalmente nel modo più adatto a loro.
L'esempio più lampante è il fornaio, che, da pauroso e talvolta codardo, diventa un personaggio coraggioso e risolutivo.
L'esempio più lampante è il fornaio, che, da pauroso e talvolta codardo, diventa un personaggio coraggioso e risolutivo.
Il bosco ha inoltre il compito di far confrontare i personaggi che hanno realizzato i loro desideri con la realtà che li circonda, facendo rendere loro conto che bisogna stare attenti a cosa si desidera.
La storia è un'allegoria della vita, ed è facile immedesimarsi nei personaggi perché la cruda realtà colpisce non solo i popolani, ma anche i reali (è così che, per la loro debolezza, il principe perderà la sua principessa e la fornaia la vita ) e perché le conseguenze, accentrate nel personaggio della gigantessa, non fanno distinzioni di rango.
I was raised to be charming, not sincere
Il cast è costituito da attori di un certo calibro, anche se è inutile dire che la performance di Meryl Streep nei panni della strega è stata la migliore. Purtroppo neanche lei, insieme ad una brava Emily Blunt, è riuscita a salvare del tutto la pellicola.
Lilla Crawford, attrice di Broadway che interpreta Cappuccetto rosso, ha dato prova di grandi doti canore nonostante la sua giovane età.
Menzione d'onore alla brevissima e burtoniana apparizione di Johnny Depp nei panni del lupo.
Sono stata inoltre contenta di vedere Mackenzie Mauzy, nel ruolo di Rapunzel, finalmente sdoganata dal mercato delle soap.
Il film può essere diviso in due parti: la prima, in cui vengono mostrate le storie dei personaggi fino al lieto fine, e la seconda, in cui ci vengono mostrate le conseguenze a cui hanno portato i loro desideri.
Ammetto che prima di vedere questo film non ero a conoscenza dell'esistenza dello spettacolo musicale, e che quindi sono rimasta un po' sconcertata dall'inizio canterino. Man mano che andava avanti, però, il film si è dimostrato sopportabile, anche se pieno di canzoni noiose ed inutili che potevano essere sostituite da un dialogo ben fatto.
La seconda parte, invece, è stata una delusione: troppo lunga e statica, con un'atmosfera dark non propriamente riuscita.
Il film, in definitiva, non risponde alle aspettative suscitate.
My father's house was a nightmare; your house was a dream. Now I want something in between.
A differenza del musical, la Disney ha tagliato le scene di violenza e sesso esplicito, lasciando solo un lieve innuendo, in particolare per quanto riguarda la storia di Cappuccetto e per quella del principe azzurro e della fornaia.
Il finale, poi, fallisce in quello che era lo scopo del musical scritto negli anni '80, e cioè quello di mostrare le famiglie allargate considerate una conseguenza del maggiore numero di divorzi dell'epoca.
Il finale, poi, fallisce in quello che era lo scopo del musical scritto negli anni '80, e cioè quello di mostrare le famiglie allargate considerate una conseguenza del maggiore numero di divorzi dell'epoca.
E' un film, questo, che dovrebbe adattarsi, ma non ci riesce del tutto, al nuovo corso della Disney, quello in cui si dà meno importanza alla storia d'amore e al valore del principe, il cui apripista è stato Frozen - Il regno di ghiaccio.
Voto: 3/5
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