sabato 7 marzo 2015

Il diario di Bridget Jones


Titolo: Il diario di Bridget Jones
Titolo originale: Bridget Jones's diary
Regista: Sharon Maguire
Anno: 2001
Genere: commedia


Il diario di Bridget Jones è una commedia romantica britannica del 2001 ispirata all'omonimo romanzo scritto da Helen FieldingIn realtà, prima di diventare romanzo, le avventure della logorroica protagonista erano parte di una famosa rubrica settimanale che tendeva a prendere in giro le classi sociali medio-alte e le abitudini amorose degli anni '90.



La protagonista, interpretata da Renée Zellweger, è una donna al di sopra dei trent'anni con una vita fallimentare, dipendenza da fumo ed alcol e disturbi alimentari. Una donna simile a molte, pare, che un giorno prende la decisione di cambiare la sua vita e trovarsi un fidanzato.

 Mark: Non penso affatto che tu sia un'idiota. Oddio, è vero che c'è qualche cosa di ridicolo in te, nei tuoi modi. Tua madre è piuttosto imbarazzante. E devo ammettere che sei veramente pessima quando ti capita di parlare in pubblico, e tutto quello che ti passa per la testa lo fai uscire dalla bocca senza tener conto delle conseguenze. Certo mi rendo conto che quando ti ho conosciuta al buffet di tacchino al curry di Capodanno sono stato imperdonabilmente scortese: avevo addosso quel maglione con la renna sopra...che mi aveva regalato mia madre il giorno prima. Ma il punto è...quello che cerco di dirti...in modo molto confuso...è che, in effetti, probabilmente, malgrado le apparenze...tu mi piaci. Da morire.
Bridget: Ah! A parte il fatto che fumo, che bevo, che ho una madre volgare e...soffro di diarrea verbale...
Mark: No, tu mi piaci da morire, Bridget, così come sei.


La storia pretende di essere ispirata al romanzo di Jane Austen, Orgoglio e pregiudizio, e all'immagine dell'eroe maschile, Mr Darcy, che ha trasmesso al pubblico l'omonima serie tv del 1995. Effettivamente ci sono delle somiglianze fra le due opere, infatti, Bridget viene offesa da Mark Darcy proprio come Mr Darcy offende Elizabeth, solo che in un certo senso Bridget se lo merita! Certo, nessuno merita di essere offeso o preso in giro senza essere conosciuto a fondo, ma non mi sembra che ci sia stata qualche menzogna nella frase: "Non aspiro a una zitella che fuma come un camino, beve come un pesce e si veste come sua madre!".
Bridget intende incarnare in questo film la donna media, quella che si è creata dopo l'emancipazione femminile, ma la sua figura, piena di vizi che non aiutano un intelletto già poco sviluppato, la rendono un estremo negativo della single moderna in carriera. In lei vengono mostrate tutte le ansie e le preoccupazioni che sentono i single degli anni '90 che si rendono spavaldi accettando notti di sesso senza impegno, ma che poi si nascondono dietro manuali di autosostegno.

Sarà proprio ascoltando il pensiero dell'eroe maschile che la protagonista si risolverà a cambiare qualcosa nella sua vita. La commedia entra in scena proprio qui. Nel finale Bridget verrà amata proprio per quella che è, ma siamo sicuri che ciò rappresenti davvero la realtà? 
Di conseguenza questo film appare falsamente profondo e rimane sempre nascosto dietro la facciata di commedia romantica con un contorno di volgarità.


Certo, è molto carino il fatto che, anche essendo un personaggio così al di fuori dagli schemi della commedia romantica, la protagonista riesce a coronare il suo sogno d'amore, lanciandoci il messaggio che c'è davvero speranza per tutti.

A Bridget...che non sa cucinare, ma che ci piace così com'è!

Il film è piaciuto molto in tutto il mondo, ma in Italia è stato ampiamente criticato per il suo tema ed il suo linguaggio. 



Unico lato positivo del film, è che per una volta sono le donne a rifarsi gli occhi con due belli del cinema, Hugh Grant e Colin Firth, e non gli uomini. Gli attori maschili, infatti, sono quelli che salvano la pellicola. In particolare, Hugh Grant, nonostante la sua lunga carriera lo abbia consacrato come eroe della commedia romantica, questa volta riesce a stupire anche nel ruolo dell'antieroe, rivelando un lato più cinico e vizioso.

La colonna sonora è molto bella e travolgente, con pezzi famosi che trascinano e sono davvero azzeccati al momento in cui vengono associati.


In definitiva, il film mi sembra decisamente sopravvalutato.

Voto: 2/5

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2 commenti:

  1. In particolare Hugh Grant...
    Prossimamente facciamo i conti xD.
    E comunque la pellicola la salva Colinuccio xp

    RispondiElimina
  2. Beh, ho deciso di lasciare a te Colin, non sei contenta? E poi parliamoci chiaro, non è stata la sua performance migliore...

    RispondiElimina

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