Titolo: The phantom of Pemberley
Autore: Regina Jeffers
Casa editrice: Ulysses press
Anno di pubblicazione: 2010
Genere: mystery
The phantom of Pemberley è un giallo scritto da Regina Jeffers che continua le avventure dei protagonisti di Orgoglio e pregiudizio.
Le vicende si svolgono circa un anno dopo il matrimonio di Elizabeth e Darcy ed il libro infatti comincia proprio mostrandoci la vita idilliaca dei due a Pemberley. Poco dopo però, a causa di una tormenta di neve, che impedisce l'utilizzo delle strade in carrozza, i coniugi Darcy sono costretti ad ospitare un folto gruppo di persone nella loro tenuta tra cui un lord con la sua amante, Lydia e Lady Catherine che non renderanno certo la convivenza facile. Ad un certo punto dei terribili incidenti vengono a minare la serenità del gruppo raggiungendo il culmine in una serie di omicidi. Quasi tutti gli ospiti, a causa della natura misteriosa di questi incidenti, cominciano a pensare che l'artefice sia un fantasma, il fantasma di Pemberley appunto. Dal momento che il magistrato del luogo non può raggiungere Pemberley, Darcy, suo malgrado, si vede costretto a dover condurre in prima persona le indagini, cercando di non farsi influenzare dalle opinioni sul fantasma.
Ho apprezzato molto la presenza, e l'approfondimento del carattere, di alcuni personaggi che abbiamo già conosciuto in Orgoglio e pregiudizio come Anne de Bourgh e la sua compagna Mrs Jenkinson e la presenza di una Lady Catherine che talvolta diventa remissiva visto che deve sottostare alle decisioni di Darcy su un affare di massima importanza. Inoltre, adoro i sequel che uniscono Georgiana al colonnello Fitzwilliam, faccio sempre il tifo per quest'ultimo anche se ahimè, è stato uno degli ultimi personaggi ad essere introdotti nel libro e quindi ha avuto meno spazio ed una psicologizzazione meno approfondita rispetto agli altri.
Anche i personaggi originali, come Cathleen ed Adam, mi sono molto piaciuti perché si sono amalgamati bene sia con l'epoca che con gli altri personaggi. In particolare di queste due personalità avrei voluto conoscere di più e non disdegnerei un libro che continuasse le loro vicende.
Devo spezzare una lancia in favore all'intimità tra i Darcy presente in questo libro. Mentre in un primo momento pensavo che essa fosse eccessiva, ho cambiato la mia opinione leggendo libri che si basano esclusivamente su quel lato della vita dei due protagonisti. Inoltre perché essere ipocriti? In molti ci siamo chiesti come sarebbero andate le cose tra loro due dopo il matrimonio.
L'autrice si è tenuta molto vicina a quello che era lo stile della Austen, riportandone talvolta dei passaggi. In alcuni casi però i dialoghi non sono espressi nello stile dell'epoca ma in uno più moderno (cosa che ai puristi delle opere di Jane Austen potrebbe non piacere ma che rende il libro scorrevole e che comunque non incide negativamente sulla trama dell'opera).
La trama del giallo è ben pianificata ed eseguita con molta suspense, il libro, infatti, non si fa mettere da parte fino a quando non si è arrivati fino alla fine. Lo preferisco molto al plot di Death comes to Pemberley sopratutto per la grande rivelazione finale. Il finale, infatti, risulta innovativo, e credo che dia una ventata d'aria fresca ai libri di questo genere.
In realtà credevo di aver indovinato chi fosse l'assassino già dai primi capito ma il giallo è così fitto e ben fatto che ad ogni capitolo mettevo in dubbio la mia supposizione.
Mi è piaciuto molto quel pizzico di violenza che si trova nel finale che non trovo affatto gratuita ma necessaria ai fini della conclusione dell'opera.
Ho letto questo romanzo in versione e-book ma mi è piaciuto così tanto che credo che acquisterò la versione paperback.
Voto: 4/5
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