mercoledì 14 gennaio 2015

Pride, Prejudice & Secrets - Intervista con l'autore C. P. Odom (Italian + English)

Diamo un caloroso benvenuto all'autore di Pride, Prejudice and Secrets, C. P. Odom, che ha gentilmente accettato di rispondere a qualche domanda sulla sua ultima creazione. 
Clicca qui per leggere la mia recensione al romanzo.

Let's give a warm welcome to the author of Pride, Prejudice and Secrets, C. P. Odom, who was so kind to agree to answer some questions about his last work. 
Click here to read my review of the novel.

Scroll down to read the English version.


Ciao Loren. Queste sono le mie risposte alle domande della tua intervista:

1 - So com'è avvenuto il tuo primo incontro con i romanzi di Jane Austen ma hai visto anche i film e i telefilm ad essi ispirati? Quale di essi è il tuo preferito? Lo trovi fedele al romanzo?
Ho visto e posseggo i dvd di tutti gli adattamenti austeniani eccetto per Northanger Abbey. Nella maggior parte dei casi, posseggo diverse versioni dello stesso titolo. Ma il mio preferito resta il primo che ho visto, Orgoglio e pregiudizio, che è anche il mio preferito tra i romanzi della Austen. Ci sono quattro versioni che conosco e che sono disponibili in dvd, ed io le posseggo tutte:
Orgoglio e pregiudizio, film (1940) con Sir Laurence Olivier e Greer Garson. Ho dato a questo un quarto posto. E' terribilmente infedele all'opera della Austen in così tanti modi che non ne vale la pena discutere. Non sprecate i vostri soldi in questa schifezza.
Orgoglio e pregiudizio, miniserie della BBC (1980) con Elizabeth Garvie e David Rintoul. Questo è il mio preferito e numero uno, in parte perché lo vedo come il più fedele al romanzo della Austen e parzialmente perché Elizabeth Garvie tra tutte le quattro presenta il miglior ritratto di Elizabeth Bennet. In aggiunta, credo che David Rintoul dà un ritatto molto più accurato di Darcy. So che molte donne sono veemente in disaccordo, guardando a Colin Firth come il perfetto Darcy, ma, nonostante mi piaccia la performance di Firth, credo che la loro opinione sia basata sulla loro percezione del sex appeal di Colin Firth più di qualsiasi altra cosa. La mia opinione è che Rintoul sembra e agisce di più come avrebbe fatto un gentiluomo dell'epoca regency, anche se non ha il carisma di Firth. Per esempio guardando al modo in cui Firth e Rintoul camminano col bastone da passeggio da gentiluomo, è chiaro che Firth non sa cosa farci, mentre Rintoul lo porta perfettamente. Molte osservatrici femminili commentano che Rintoul era semplicemente "blah", ed io non sono molto in disaccordo, ma ricordiamo quanto i tempi e le opinioni siano cambiati dal 1812.
Orgoglio e pregiudizio, miniserie della BBC (1995) con Jennifer Ehle e Colin Firth. Dò a questa un secondo posto in quanto molto vicina alla serie del 1980, ed è, a mio parere, vicina all'essere fedele quanto la miniserie del 1980. Ma, un certo numero di persone è in disaccordo con me su questo, è un punto discutibile. Ma, in aggiunta ai miei commenti sopra su Colin Firth, non sono soddisfatto nemmeno con Jennifer Ehle come Elizabeth Bennet. Non è dovuto alla sua recitazione, che è di prima classe, ma di più alla sua apparenza. E' un po' pienotta per incontrare l'opinione di Darcy nel romanzo della sua figura leggera e gradevole.
Orgoglio e pregiudizio, film (2005) con Keira Knightley (una nomination all'Oscar per la sua performance) e Matthew Macfadyen. Esso ha un numero tre perché il direttore e lo sceneggiatore hanno fatto fin troppi cambiamenti (ed alcuni anche drastici) rispetto al romanzo. Capisco che nessun romanzo può essere adattato allo schermo senza modifiche, ma perché non ha raccontato la storia della Austen senza tentare di aggiungere la sua visione di essa? Credo davvero che Keira Knightley avrebbe potuto essere la migliore Elizabeth Bennet mai vista, ma il direttore/sceneggiatore non gliel'hanno lasciata essere. Il fatto che Matthew Macfadyen non faccia un Darcy credibile nemmeno aiuta.

2 - Chi e perché è il tuo preferito tra i personaggi della Austen?
Senza dubbio, Elizabeth Bennet. Lei è leale, affascinante, sensibile, gentile, e coraggiosa in difesa della famiglia e degli amici - anche quando essi non lo meritano, come nel caso di Wickham e Lydia. In più, vediamo molto di Elizabeth rispetto ad ogni altro personaggio, così siamo molto più familiari con lei. Al contrario, la Austen considerava la sua eroina Emma come se stessa, anche se Emma era spesso irritante, come la Austen stessa era reputata all'epoca. 

3 - Dal momento che questo è un mondo in maggior parte femminile, hai mai avuto disagi nel mostrare la tua passione?
Non tanto. Non ho una intuizione magica su cosa succeda nella mente delle donne, oltre a quella guadagnato da anni di matrimonio e crescita di figli. A volte sono così sbigottito come molti altri uomini a come il cosiddetto "gentil" sesso reagisce. Ma io ho fatto un sacco di letture in aggiunta al vivere nella più vicina prossimità di due differenti donne (e perderne una di cancro), così ho imparato qualche cosa nei miei 67 anni sulla terra.

4 - Da dove viene l'ispirazione per le tue storie?
Sono sempre stato un lettore, e i miei generi preferiti includono fantascienza e romanzi storici. Un genere che si trova tra questi due è quello che viene chiamato "storia alternativa", nel quale l'autore cambia un elemento cruciale negli eventi storici e poi scrive un romanzo su cosa sarebbe potuto succedere, tentanto di tenere i personaggi storici fedeli a se stessi. Esempi di questo includono cosa sarebbe successo se i confederati del sud avessero vinto la guerra civile americana o se l'Inghilterra avesse vinto la guerra di rivoluzione americana. I miei romanzi fanno lo stesso, eccetto per il fatto che essi hanno a che fare con un punto cruciale nell'Orgoglio e pregiudizio della Austen. La mia ispirazione è stata quella di trovare una decisione critica o un punto di svolta nella storia e cambiarlo. Dopo di ciò, tento di tenere i personaggi fedeli alla loro natura come la Austen li ha descritti. Per esempio, è servito un incontro accidentale tra Darcy ed Elizabeth a Pemberley nel romanzo della Austen per rinnovare la loro storia d'amore e dargli un'altra occasione. Come ho mostrato in Consequences, il mio secondo romanzo, il risultato avrebbe potuto essere disastroso se quell'incontro non fosse avvenuto perché il cavallo di Darcy si era azzoppato. Così l'ispirazione è trovare uno di questi punti critici che possano intrigare il lettore e poi tentare di immedesimarmi nella mente della Austen e scrivere le azioni risultanti così vicine alle sue intenzioni come io possa immaginarle.

5 - Hai fatto dei cambiamenti nei personaggi, quale di questi ti ha divertito di più scrivere?
Mi sono davvero divertito giocando col personaggio del colonnello Fitzwilliam, in parte perché posso empatizzare con lui a causa della mia esperienza militare ma di più perché non sono nemmeno limitato dalla descrizione della Austen. Il buon colonnello fa la sua breve apparizione a Rosings e poi sparisce per il resto del libro, il che dà all'autore molto campo libero nel descriverlo. Ho anche dedicato una mia fan fiction a lui, nel quale tenta di intercedere per Darcy dopo la sua disastrosa proposta di matrimonio ad Hunsford, solo per conoscere e istantaneamente  essere colpito dalla sorella più grande di Elizabeth, Jane. Ho dipinto il colonnello Fitwilliam molto più robusto e maschile di quanto penso la Austen avrebbe fatto, ma la sua descrizione era così breve che mi ha lasciato molto spazio.

6 - Perché hai scelto per Jane un futuro differente e perché l'hai resa un personaggio secondario? Non eri spaventato della reazione dei fan di Jane e Bingley?
In realtà non ero molto spaventato dalla reazione dei lettori ad un match differente di quello della Austen fra Jane a Bingley. Non sono un grande fan di Bingley e lo considero piuttosto di poco valore. Lui di sicuro valuta molto poco il rispetto e la costanza, specialmente se paragonato a Darcy, che, nonostante le altre sue mancanze, arriva primo nella scala della fedeltà alla sua amata Elizabeth, anche dopo essere stato rifiutato in un linguaggio così fiero a Hunsford. In breve, Bingley non merita Jane, così mi sono divertito ad accoppiarla con un uomo più meritevole (un capitano navale, a proposito, un tributo ai tre fratelli della Austen che raggiunsero lo stesso grado - cosa difficile nella Royal Navy, dal momento che era più per meritocrazia che per gradi).

7 - Hai fatto un gran bel lavoro con i personaggi e nel mostrare i loro sentimenti. Come puoi empatizzare con tutti i tuoi personaggi?
Grazie per il complimento, Loren, ma non sono sicuro di avere una buona risposta alla tua domanda. Forse è la mia esperienza di vita, incontrarmi e rapportarmi con una varietà di persone da differenti parti del mondo. Forse è dovuto da anni di lettura di come altri autori presentano i loro personaggi. E forse è solo un dono, e tu o c'è l'hai o non c'è l'hai. In generale, mi piacciono la maggior parte delle persone che incontro, e osservare le persone in pubblico è sempre divertente, anche questo può giocare una parte in ciò.

8 - Qual'è stata la più grande difficoltà che hai incontrato scrivendo questo libro?
Ci sono due aree che mi hanno dato grandi difficoltà. La prima è stata trovare tempo per scrivere. Sono in pensione, e a me e a mia moglie piace passare del tempo insieme, così più tempo passavo a scrivere era più tempo tolto a lei. Questo è stato difficile, dal momento che questo romanzo, che è stato scritto l'anno scorso e non è stato presentato prima in nessuna forma. Le mie fan fiction preedenti sono state scritte quando mia moglie stava lavorando al turno di notte come infermiera. Dopo aver messo i bambini a letto, non sapevo cosa fare, e quello era tempo per scrivere. 
La seconda area problematica avvenne durante il processo di editing. Il mio editore, Christina Boyd, mi fece notare che una delle storie minori, quella che riguarda il colonnello Fitzwilliam e Caroline Bingley, non era credibile nel modo in cui l'avevo scritta e mi chiese urgentemente una revisione. Non avevo mai sperimentato prima il blocco dello scrittore, ma certamente l'ho provato allora. Ho provato e riprovato di trovare un modo differente, ma semplicemente le parole non mi venivano. Ho addirittura messo da parte per alcune settimane l'intero processo di editing. Alla fine, ebbi un'illuminazione e fui capace di riscrivere velocemente le scene appropriate e aggiungerne altre. Christina era molto soddisfatta del risultato, ed io mi sentivo allo stesso modo. Lei è un editor eccellente, che mi ha reso uno scrittore migliore, anche se l'esperienza non è sempre piacevole. Ma io ho specificatamente chiesto di nuovo di lei dopo che mi ha aiutato ad editare Consequences, per esattamente questa ragione. Consequences è un romanzo migliore per il modo in cui mi ha spinto, e io l'apprezzo davvero.

9 - Cosa pensi dell'onore nel periodo regency ed oggi?
L'onore era molto importante nell'epoca regency e attraverso la storia inglese fino ai primi anni del ventesimo secolo. Esso è, sfortunatamente, virtualmente spatito, sia in Inghilterra e America che nel resto del mondo. Il concetto è, a dire il vero, una lama a doppio taglio, dirigendo le persone a fare cose poco sagge perché era quello che percepivano come onore (combattere duelli, per esempio). Ma esso tratteneva anche le persone da molti comportamenti che erano generalmente visti come disonorevoli (imbrogli e disonestà, per esempio). Sembra anche che, secondo me, che il concetto di onore e quello di civiltà e buone maniere fossero legati, e, siccome uno è declinato, così è declinato anche l'altro. Guardo alla diminuzione e la quasi sparizione delle buone maniere come una delle tragedie dei nostri tempi.

10 - Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Ho un sacco di idee (per il quale mi hanno soprannominato "plot bunnies") nei miei files, ed alcune di esse hanno addirittura intere scene e capitoli parzialmente scritti. In più, ho quattro racconti che sono stati precedentemente pubblicati come fan fiction qualche anno fa. Alcune di queste richiedono una considerevole riscrittura prima che siano pubblicate, ma sono in verità più o meno complete. Entrambi i miei primi due romanzi, A most civil proposal e Consequences, sono stati sviluppati da storie pubblicate come fan fiction. In più, sto lavorando su una storia che è parziamente tra fantascienza e il mondo di Jane Austen, coinvolgendo realtà alternative, ma questa è solo al primo stadio di creazione. Il problema è quello che ho menzionato sopra, la difficoltà di trovare tempo per scrivere.

***


Hi Loren.  Here are my responses to your interview questions:

1 - I know of your first encounter with Jane Austen but have you watched also Austenesque tv shows and movies? Which of them and why is your favourite? Do you find it faithful to the novel? 
I have watched and have DVDs for all the Austenesque novels except for Northanger Abbey. In most cases, I own several versions of each title. But my favourite is still the first one I watched, which is Pride and Prejudice, which is also my favourite among Austen’s novels. There are four versions that I know of that are available today on DVD, and I own them all:
Pride and Prejudice movie (1940) starring Sir Laurence Olivier and Greer Garson. I rate this as a very bad #4. It is terribly unfaithful to Austen’s work in so many ways it is not worth discussing. Don’t waste your money on this dog.
Pride and Prejudice BBC miniseries (1980) starring Elizabeth Garvie and David Rintoul. This is my own favourite at #1, partly because I regard it as the most faithful to Austen’s novel and partly because Elizabeth Garvie presents the best portrayal of Elizabeth Bennet of all these four. In addition, I believe that David Rintoul gives the most accurate portrayal of Darcy. I know most females disagree vehemently, regarding Colin Firth as the perfect Darcy, but, though I like Firth’s performance, I think their opinion is based on their perception of Colin Firth’s sex appeal more than anything else. My own opinion is that Rintoul looks and acts more as a gentleman of the regency would, even if he does not have Firth’s charisma. I mention one scenario where I looked at the way Firth and Rintoul walked with a gentleman’s walking stick, and it was clear that Firth did not know what to do with it, while Rintoul carried it off perfectly. Several female observers commented that Rintoul was simply “blah,” and I don’t really disagree, but remember how times and opinions have changed since 1812.
Pride and Prejudice BBC miniseries (1995) starring Jennifer Ehle and Colin Firth. I rate this as a very close #2 to the 1980 miniseries, and it is, in my opinion, close to being as faithful as the 1980 miniseries. In fact, a number of people disagree with me on that, so the point is arguable. But, in addition to my comments above regarding Colin Firth, I’m also not as pleased with Jennifer Ehle as Elizabeth Bennet. It is not due to her acting, which is first rate, but more her appearance. She is just too buxom to meet Darcy’s opinion from the novel that her figure was light and pleasing.
Pride and Prejudice movie (2005) starring Keira Knightley (an Oscar-nominated performance) and Matthew Macfadyen. This comes in at a distant #3 because the director and the screenwriters made way too many deviations (and many of them drastic ones) from the novel. I well understand that no novel can be adapted for video without some modifications, but why couldn’t he have just told Austen’s story without trying to add his own take to it? I actually think Keira Knightley COULD have been the best Elizabeth Bennet ever, but the director/screenwriters wouldn’t let her. The fact that Matthew Macfadyen didn’t deliver a believable Darcy didn’t help either.

2 - Who and why is your favourite Austen's character?
Without a doubt, it is Elizabeth Bennet. She is loyal, charming, sensible, kind, and valiant in defence of family and friends—even when they don’t deserve it, as in the case of Wickham and Lydia. Plus, we see much more of Elizabeth than of any other character, so we are much more familiar with her. By contrast, Austen considered her heroine for Emma to be much more like herself, even though Emma was often abrasive, as Austen herself was reputed to be at times.

3 - Since this is a mainly female world, have you ever had some discomfort showing your passion?
Not really. I don’t have some magical insight into what goes on inside women’s minds, other than that gained from years of marriage and the raising of children. Sometimes I am as bewildered as many other men at how the so-called “gentler” sex reacts. But I have done a lot of reading in addition to living in the closest possible proximity to two different females (and losing one of them to cancer), so I have learned a few things over 67 years on earth.

4 - Where did the inspiration for your stories come from?
I’ve always been a reader, and some of my favourite genres include science fiction and historical fiction. A genre that fits somewhere between these two topics is what is often called “Alternative History”, in which the author changes one critical element in the actual historical record and then writes the novel about what might have happened, trying to keep the historical characters true to life. Examples of this include what would happen if the Confederate South had won the American Civil War or if England had won the American Revolutionary War. My novels have done similarly, except they have dealt with crucial points in Austen’s Pride and Prejudice. My inspiration has been finding a critical decision or turning point in the story and changing it. After that, I try to keep the characters true to their nature as Austen presented them. For example, it takes a very coincidental meeting between Darcy and Elizabeth at Pemberley in Austen’s novel to renew their romance and give them another chance. As I showed in Consequences, my second novel, the results could have been disastrous if that meeting did not happen because Darcy’s horse came up lame. So the real inspiration is finding one of those critical points that might intrigue the reader and then trying to put myself into Austen’s mind and write the resulting action as true to her intent as I can imagine it.

5 - You made some changes in characters, what of them did enjoy you the most writing of?
I actually enjoy playing with the character of Colonel Fitzwilliam, partly because I can empathize with him due to my own military experiences but most of all because I am not nearly as limited by Austen’s description. The good colonel has only a brief appearance at Rosings and then disappears for the rest of the book, which gives the author a lot of leeway in describing him. I even devoted one of my fan fiction efforts to him, in which he tries to intercede for Darcy following the disastrous Hunsford proposal, only to meet and instantly be smitten by Elizabeth’s elder sister, Jane. I portrayed Colonel Fitzwilliam as far more robust and manly than I think Austen would have, but her description was so brief that it left me a lot of room.

6 - Why did you choose for Jane a different future and why did you make her a minor character? Weren't you scared of Jane/Bingley couple fans' reaction?
I wasn’t really too worried about the reaction of the readers to a different matching than Austen’s Jane and Bingley. I’m not a big fan of Bingley and regard him as rather a lightweight. He’s certainly rates very low with respect to constancy, especially compared to Darcy, who, whatever his other faults, comes in right at the top of the scale for faithfulness to his beloved Elizabeth, even after being rejected in such fiery language at Hunsford. In short, Bingley doesn’t deserve Jane, so I had fun matching her with a more worthy man (an naval captain, by the way, in tribute to three of Austen’s brothers who achieved the same rank—which was difficult in the Royal Navy, since it was much more of a meritocracy than the Army).

7 - You did a great good job with characters and showing their feelings. How can you empathize with all your characters?
Thanks for the compliment, Loren, but I’m not sure I have a good answer to your question. Perhaps it’s my experience in life, meeting and dealing with a variety of people from many different parts of the world. Perhaps it comes from years of reading how other authors presented their own characters. And perhaps it’s just a gift, and you either have it or you don’t. In general, I like most people I meet, and people-watching out in public is always fun, so that may also play a part.

8 - What was the greatest difficulty you had to face writing this book?
There were two areas that gave me the greatest difficulty. The first was finding time to write. I’m retired, and my wife and I enjoy spending time together, so much so that time spent writing was time away from her. That was difficult, since this is a new novel, which was written last year and has not been presented previously in any form. My previous fan fiction stories were written when my wife was working the night shift as a nurse. After I got the kids to bed, I was at loose ends, and there was time to write. The second area of trouble occurred during the editing process. My editor, Christina Boyd, pointed out that one of my subplots, that involving Colonel Fitzwilliam and Caroline Bingley, just wasn’t believable as I wrote it and urgently requested a new look. I had not previously experienced writer’s block, where an author cannot figure out what to write, but I certainly experienced it then. I tried and tried to find a different way, but I just couldn’t make the words come. I even put the whole editing process aside for several weeks. Finally, I had a breakthrough and was able to quickly rewrite the appropriate scenes and add several more. Christina was very pleased at the result, and I feel the same. She is an excellent editor, who makes me a better writer, even if the experience is not always pleasant. But I specifically asked for her again after she helped me edit Consequences, for exactly that reason. Consequences is a better novel because of the way she pushed me, and I really appreciate her.

9 - What do you think about honour in regency times and today?
Honour was very important in regency times and on through English history up through the early twentieth century. It has, unfortunately, virtually disappeared, both in England and America as well as the rest of the world. The concept is admittedly a two-edged sword, leading people to do unwise things because of what they perceive as their honour (fighting duels, for example). But it also kept people from many behaviours that are generally regarded as dishonourable (deceit and dishonesty, for example). It also seems, in my opinion, that the concept of honour and that of civility and politeness were linked, and, as one has declined, so has the other. I regard the diminution and almost disappearance good manners and politeness as one of the tragedies of my times.

10 - What are your future plans?
I have a bunch of plot ideas (which have been nicknamed “plot bunnies”) in my files, and some of them even have whole scenes and chapters partially written. In addition, I have four more novel-length stories that were previously published as fan fiction some years back. Several of them would require considerable rewriting before they were ready for publication, but they actually are more or less complete. Both of my first two novels, A Most Civil Proposal and Consequences, were developed from stories published as fan fiction. In addition, I’m working on a plot that is partway between science-fiction and Jane Austen’s world, involving alternate realities, but that is in the very beginning stages of plotting. The problem there is one I mentioned above, the difficulty in finding time to write.

Calendario del blogtour
04/01: Guest post e giveaway presso My Jane Austen Book Club 
05/01: Recensione presso Margie's Must Reads
06/01: Guest post e giveaway presso Babblings of a Bookworm
07/01: Recensione presso Diary of an Eccentric
08/01: Recensione presso Wings of Paper
10/01: Recensione presso The Calico Critic 
11/01: Estratto e giveaway presso My Love for Jane Austen 
12/01: Guest post e giveaway presso So Little Time…
13/01: Estratto e giveaway presso Best Sellers and Best Stellars
14/01: Intervista all'autore presso Wings of Paper
15/01: Estratto e giveaway presso Everything Books & Authors 
18/01: Recensione presso The Delighted Reader
19/01: Guest post presso More Agreeably Engaged

4 commenti:

  1. I am glad with your interview, Loren. It's great and very interesting!!. You have allowed me to; I know a little more of Mr. Odom. I am wishing to read that book, soon. You have stung my curiosity, certainly.
    I am agreed with the Mr. Odom's favourites and comments about movies and the character of Mr. Bingley and his lightweight, too. ;)
    I am look forward to adaptation between science-fiction and Jane Austen’s world. I am sure that It'll be a masterpiece. ;)

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  2. I am looking for this adaptation too, how can it be???

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  3. Avete chiesto meravigliosi domande, Loren.

    Isn't it funny how busy life becomes after we retire, Colin? Your readers are happy because you chose to use the time you have to write these tales. Your love of Elizabeth Bennet comes through clearly on the page.

    I had to laugh about your comments regarding your editor, Christina Boyd. She is a pistol, isn't she?

    Thanks so much for the answers to Loren's questions. Great post!

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  4. Pride, Prejudice & Secrets by C.P. Odom is now LIVE on #amazon http://t.co/y9Ap6pgqdQ

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